TECNICHE PER IL DISEGNO
MATITE in GRAFITE: sono le matite che conosciamo tutti. Si suddividono in due gruppi siglati dalla lettera H e dalla lettera B, seguite da un numero. Le matite indicate per il disegno artistico sono quelle siglate dalla lettera B (B sta per ‘black’) in quanto la loro mina è più morbida. Maggiore è il numero che affianca la lettera, maggiore è la loro morbidezza e più scuro il segno.
Per cominciare non serve tutto il kit, bastano una HB, 2B, 4B, 8B: realizzo il primo bozzetto del disegno con una HB e man mano che affino i dettagli del soggetto, procedo con numerazioni più alte.
MATITE in PURA GRAFITE: prive del classico corpo di legno, sono particolarmente adatte per gli appassionati d’arte che si dedicano agli schizzi e al disegno su ampie superfici. È possibile far loro la punta sia con i normali temperini sia – per avere un risultato più preciso o una inclinazione particolare – con i pratici blocchetti di carta vetrata
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CARBONCINO e FUSAGGINE: sono composti da materiale molto tenero che si prepara carbonizzando pezzi di legno. Le matite a carboncino e le fusaggini funzionano per ‘sfregamento’, tendono quindi a rilasciare parecchia polvere sul foglio. Per disegnare usando questa tecnica è consigliabile quindi usare un piano inclinato e fissare il lavoro finale con prodotti appositi.
Più che per lavori di precisione questa tecnica si presta per schizzi veloci e per creare bellissimi effetti sfumando la polvere che rilasciano, direttamente con le dita o con degli sfumini. Altri effetti particolari si possono creare utilizzando delle spugnette, dei pennelli asciutti, dei pezzi di tessuto …
Per creare delle zone di luce, per dare luminosità al disegno, va utilizzata la gomma pane la cui caratteristica è quella di ‘assorbire’ la polvere del carboncino senza spargerla su foglio.
La carta da utilizzare deve trattenere la polvere di carbone quindi è meglio sceglierla ruvida.
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SANGUIGNA: la matita sanguigna secca è costituita da polvere di pigmento pressata. Il suo colore rosso mattone lascia un segno intenso, perfetto per realizzare ombreggiature e sfumature. Il segno comunque varia in base alla pressione esercitata sul foglio e in base all’inclinazione con cui si tiene la matita. Con lo stesso strumento si possono quindi ottenere sottili righe decise, oppure leggere velature di diverse gradazioni.
Per sfumare la matita sanguigna si possono utilizzare le dita, lo sfumino o dei pezzi di cotone … Per ottenere dei toni più morbidi, è possibile utilizzare un pennello leggermente bagnato.
Per cancellare meglio usare la gomma pane capace di trattenere il pigmento senza il rischio di macchiare il foglio.
La carta deve essere preferibilmente ruvida per esaltare le caratteristiche di questa matita. Si possono utilizzare anche carte colorate in base allo sfondo che si vuole dare al proprio disegno.
Anche questa tecnica richiede l’utilizzo del fissativo al termine dell’opera.