LA COMPOSIZIONE
Composizione, nel linguaggio artistico, indica la disposizione/collocazione degli elementi all’interno di un’opera. Elementi quali: spazio, colori, valori, forme, linee sono parti diverse ma non distinte, su cui poter lavorare per realizzare un’immagine equilibrata e gradevole.
Nelle arti visive la composizione rappresenta l’organizzazione degli elementi presenti all’interno dell’opera, secondo le regole della rappresentazione artistica.
COME SI REALIZZA UNA BUONA COMPOSIZIONE?
Comporre, dal latino “cum ponere”: mettere insieme, mettere vicino.
Nella composizione, oltre a mettere insieme, si tratta anche di coordinare due o più forme, oppure due o più colori, stabilendo tra loro dei rapporti in modo che si supportino a vicenda. E’ il modo di costituire un insieme, legando gli elementi della composizione in un complesso unitario omogeneo con parti coerenti e concordi.
La composizione è un dialogo che si svolge tra elementi, forme e colori, in rapporti di armonia e di equilibrio. E’ un progetto a tutti gli effetti: una buona composizione attira lo spettatore e lo conduce all’interno dell’opera in un percorso pensato e strutturato dall’artista, per attirare il suo sguardo e renderlo curioso.
Viene quindi prima dell’opera, fa parte del progetto preliminare, uno studio utile a trasmettere materialmente un’idea, un’immagine ideale, un sogno, una visione …
In fase progettuale si realizzano degli schizzi veloci preliminari all’opera, per decidere la collocazione delle forme, sia positive che negative, e bilanciare lo spazio.
Studio compositivo per unico soggetto (2022)
Si impara a sintetizzare le forme rendendole quasi astratte e si procede allo studio dei valori tonali come descritto nell’articolo DISEGNO: STUDIO PRELIMINARE DELLA COMPOSIZIONE.
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LA COMPOSIZIONE È UNA QUESTIONE DI SCELTE
Attraverso l’opera l’artista si racconta, racconta una storia, trasmette un’emozione. È bene chiedersi da subito a cosa si vuol dare importanza per trasmettere il personale intento.
Nel mio esempio, tra i quattro schizzi quello che si avvicinava maggiormente al mio intento era il secondo, in alto a destra.
Il mio intento era quello di valorizzare lo specchio d’acqua che conduce verso la fonte luminosa. Un percorso verso l’illuminazione. Una via spirituale.
Sunrise on the creek (2022) Soft pastels
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Anche solo cambiare la posizione della linea dell’orizzonte in un paesaggio, è una scelta. Per esempio posso scegliere di dare importanza al cielo e quindi tenere la linea dell’orizzonte bassa. Oppure concentrare l’attenzione nella parte più bassa, come nel mio caso, e tenere quindi una linea d’orizzonte alta.
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Ruolo importante nella composizione spetta sicuramente ai colori. La scelta cromatica fa parte del progetto iniziale. Cosa voglio trasmettere?
I colori evocano emozioni e hanno il potere di avvicinare o allontanare, provocandone l’illusione. Come già descritto nell’articolo CONTRASTO FREDDO/CALDO, i colori caldi tendono ad avvicinare mentre i freddi a retrocedere.
L’utilizzo del chiaro/scuro è un’altra scelta possibile per creare l’illusione della profondità. I toni chiari tendono ad apparire spazialmente più vicini per il fenomeno dell’irradiazione, mentre quelli scuri tendono a restringersi, ad allontanarsi.
Inoltre il colore ha un importante ruolo nel mantenere l’unità compositiva. Il quadro presenta un carattere unitario quando la scelta cromatica rimane circoscritta a pochi colori che, grazie agli impasti e le sovrapposizioni, possono comunque trasformarsi in infinite tonalità. Gli stessi colori vanno fatti “girare” all’interno dell’opera così, come scrisse Itten: “… gli oggetti perdono il loro carattere di forme chiuse e isolate e si scompongono nella loro atmosfera, che diviene così l’atmosfera del dipinto”.
Winter Landscape (2022) Soft Pastels
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Attraverso la composizione si influisce sulla percezione dello spazio. L’idea di profondità e lunghezza di campo, è data rimpicciolendo via via la proporzione degli oggetti che al contempo perdono dettaglio. I colori si fanno tenui, neutri, indefiniti come abbiamo visto nell’articolo LA PROSPETTIVA.
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ARMONIA = EQUILIBRIO COMPOSITIVO
Peso visivo e direzione, sono i fattori che determinano l’equilibrio della composizione.
Il peso visivo di una forma o di una figura ha la capacità di attirare l’attenzione dell’osservatore. Dimensioni, colore, forma sono i fattori che interagiscono maggiormente.
In una immagine pesa più la parte in cui è collocato il maggior numero di forme. Le forme più grandi pesano di più di quelle piccole e forme semplici tendono a essere lette come più pesanti rispetto ad altre dalla forma più complessa.
Gli oggetti della composizione pesano diversamente anche a seconda del loro colore, non solo della loro forma. Ad esempio, il giallo pesa più del rosso, e il rosso più del blu.
I colori chiari pesano più degli scuri e i colori caldi più di quelli freddi. Una immagine asimmetrica che sia per tre quarti in ombra e un solo quarto in luce viene giudicata in equilibrio.
In questo dipinto tutto appare instabile. La focosa luce del tramonto pervade la scena: in questi giorni si parla di fuochi di guerra.
Orange Light (2022) Soft Pastels
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La direzione è l’altro importante fattore di equilibrio compositivo.
Una delle forze che può imporre un verso agli elementi della composizione è legata alle condizioni che riguardano tutto il contesto, compresa la propensione direzionale verso destra – forse dovuta alla nostra abitudine a cominciare a leggere da sinistra; l’altra si riferisce agli elementi compositivi, agli oggetti disposti nel campo. La forza sorge in virtù della loro stessa forma e della loro danza armonica con il contesto.
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Nella direzione, può esservi anche una parte dinamica.
A- Se un soggetto entra da sinistra di chi guarda e si muove verso destra entra nella scena; Il suo incedere appare fluido, naturale.
B- se il movimento avviene nel senso contrario sembra andare lontano e uscire dalla scena. Il movimento appare più lento e difficoltoso.
Lo spazio lasciato davanti alla persona in movimento dovrebbe essere sempre maggiore di quello che resta alle sue spalle, a meno che il soggetto stia raggiungendo qualcosa.
Anche una composizione strutturata su assi oblique è fortemente dinamica
Per rappresentare il dinamismo viene anche utilizzata la scia, ossia la traccia della tensione percettiva prodotta dal movimento di un corpo.
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LA REGOLA DEI TERZI
È una regola compositiva e riguarda la suddivisione in terzi, sia orizzontali che verticali, dell’immagine. Un quadro diviso da due linee orizzontali e due verticali, a formare 9 rettangoli uguali. Quello al centro è il fulcro e i suoi angoli sono dei punti in cui si concentra l’occhio dopo aver visualizzato il centro.
Le linee sia verticali che orizzontali, sono a loro volta considerate degli ancoraggi. Se ad esempio, invece di mettere la figura o l’oggetto al centro della composizione, e ottenere un risultato statico e banale, si sfrutta la posizione di una delle due assi verticali si ottiene una bilanciata dinamicità.
Moulin Rouge (2022) Soft Pastels
Anche nel paesaggio, molto spesso si sceglie di collocare la linea dell’orizzonte all’altezza di una delle due linee orizzontali.