CONTRASTO FREDDO/CALDO
Il contrasto freddo/caldo permette di realizzare effetti altamente pittorici e di creare un’atmosfera irreale, ricca di musicalità, eterea, spirituale, di un mondo incantato.
Ci suggerisce l’idea della lontananza e della vicinanza e diventa strumento essenziale nel rendere la prospettiva di un paesaggio. A causa degli strati atmosferici infatti, gli oggetti lontani appaiono di colore freddo.
Il giallo verde, verde, verde blu, blu, blu viola e viola vengono definiti freddi. Il giallo, giallo arancio, arancio rosso, arancio, rosso e rosso viola, vengono definiti caldi. Questa distinzione è però insidiosa in quanto può condurre a delle soluzioni errate. Ecco perché.
Come i grigi, che hanno un valore chiaroscurale solo relativo che muta a seconda del loro contrasto con toni più chiari o più scuri (lo stesso grigio determinato come scuro, risulta chiaro se circondato da grigi più scuri e viceversa come già descritto nell’articolo: L’ARTE DEL COLORE al paragrafo “Come si influenzano tra loro i colori”), allo stesso modo, mentre il verde blu e il rosso arancio, in quanto poli del freddo e del caldo, mantengono un valore fisso, i colori scalati fra di essi assumono un valore di freddo o di caldo solo in rapporto con toni più caldi o più freddi.
Prendiamo ad esempio il viola, un colore che rientra nella gamma dei colori freddi. Sappiamo che il viola è un colore secondario ottenuto dalla mescolanza in parti uguali di blu e rosso.
Nell’esempio qui sotto è evidente come modificando il rapporto quantitativo, muta naturalmente anche il colore.
A sinistra per entrambe le scale è stato usato lo stesso colore, un rosso/viola (viola con maggior quantità di rosso). Nella scala in alto il rosso/viola rapportato al viola (pari quantità di blu e rosso) suscita un’impressione di caldo perché i colori contigui sono sempre più freddi. Nella scala in basso, lo stesso rosso/viola rapportato al rosso dà un’impressione di freddo in quanto i colori contigui sono sempre più caldi.
Queste modulazioni possono naturalmente venire svolte a qualsiasi livello tonale.
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Volendo realizzare una composizione utilizzando questo contrasto freddo/caldo si devono eliminare o usare con moderazione, tutti gli altri contrasti; è quindi molto importante utilizzare colori dello stesso valore tonale per non cadere subito nel contrasto chiaro/scuro.
In quest’esempio ho portato il dipinto al bianco e nero in modo sia più facile riconoscere i valori tonali. A parte la zona di luce e quella d’ombra dell’annaffiatoio necessari a dare l’idea di tridimensionalità, il resto mantiene varianti tonali della gamma mediana. Per approfondire la tematica dei valori tonali leggi l’articolo COLORE: TONALITÀ E VALORI TONALI.
La bellezza di queste modulazioni avviene in piena luce, quando sono assenti le opposizioni di tonalità.
Qui un quadro di Monet “Canal Grande”
Il dipinto fa parte di una serie, dedicata a Venezia, dipinta da Monet nel 1908. Questa serie di quadri en plein air, è una visione classica del Canal Grande, un tentativo di catturare il volto mutevole di Venezia. Monet aveva l’abitudine di studiare lo stesso soggetto al variare della luce, nei vari momenti della giornata. Nel corso della sua carriera ha infatti realizzato molte serie, come la celeberrima serie della Cattedrale di Rouen.
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Inoltre, ci suggerisce l’idea della lontananza e della vicinanza e diventa strumento essenziale nel rendere la prospettiva di un paesaggio. In un paesaggio, infatti, gli oggetti lontani appaiono di colore più freddo a causa degli strati atmosferici interposti.
Qui sotto un quadro di Cézanne “Monte Sainte-Victoire”. Cézanne ha costruito il paesaggio attraverso l’accostamento di toni freddi con toni più caldi. Il cielo contiene lo stesso verde del paesaggio.
Cézanne lavorerà a questo “motivo” per oltre vent’anni, realizzando diversi acquerelli e molti dipinti ad olio trattando inizialmente il soggetto in maniera figurativa e riducendolo successivamente a forme sempre più astratte.
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Di seguito alcuni suggerimenti molto efficaci per spiegare la grande varietà di idee che è possibile realizzare grazie a questo CONTRASTO TERMICO:
FREDDO – CALDO
Ombreggiato – soleggiato
Riposante – eccitante
Trasparente – opaco
Sottile – denso
Celeste – terrestre
Lontano – vicino
Leggero – pesante
Umido – asciutto
Gli Impressionisti che fecero della loro pittura un vero e proprio studio sugli effetti creati dalla luce in natura, constatarono che i colori locali degli oggetti si dissolvono nella luce e nell’ombra e che i raggi colorati si compongono di variazioni freddo/calde più che chiari/scure. Si accorsero che l’azzurro freddo dell’atmosfera assumendo ovunque il carattere di ombra colorata entrava in contrasto con le calde tonalità della luce solare. Per approfondire l’argomento, ne parlo nell’articolo: LE OMBRE COLORATE
Quindi formularono un loro concetto secondo il quale i colori degli oggetti mutano con il variare delle luci. I loro dipinti sono pieni di giochi di luce e ombra creati utilizzando i complementari al fine di generare contrasti ed effetti di simultaneità e rendere l’idea del movimento oltre ad un piacevole effetto d’insieme omogeneo. Le forme sono quasi cancellate dalla luce fluttuante, i colori sembrano nascere dai riflessi e ci appaiono inafferrabili ed irreali.
Qui sotto un dipinto di Monet “Houses of Parliament”. Anche questo soggetto è stato più volte riprodotto e t’invito ad ammirare diverse varianti su Wikipedia)
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VUOI PROVARE?
Impara ad osservare il variare dei colori in rapporto alla luce del giorno, o al cambio delle stagioni, oppure alle differenti luci degli interni. Se riesci a vedere in profondità, se ti immergi nella scena puoi imparare a creare lavori ricchi di poesia.
Che atmosfere vorresti ricreare? Atmosfera calda, dorata, rosata, solare …. Oppure un’atmosfera fredda, argentata, azzurrina, nebbiosa ….