DISEGNO: CARBONCINO & FUSAGGINE

CARBONCINO & FUSAGGINE

Il carboncino e la fusaggine sono strumenti molto versatili. Sono tra i materiali più usati per fare schizzi e studi preparatori, ma anche per realizzare interessanti disegni finiti.

Funzionano per “sfregamento” e tendono quindi a rilasciare parecchia polvere sul foglio. Per disegnare in modo efficace e comodo con questi strumenti sarebbe quindi meglio usare un piano inclinato, un cavalletto, classico o da tavolo. Lavorando su un piano inclinato, la polvere può scivolare via in modo autonomo.

Ad ogni modo, anche lavorando in orizzontale, appoggiati al tavolo, è possibile disegnare facendo attenzione a non sporcare il foglio con la polvere. La padronanza del mezzo richiede esercizio, come per tutte le cose da imparare, e anche trovare la soluzione idonea alle nostre esigenze per evitare di sporcare il foglio arriverà facendo tesoro dell’esperienza maturata sul campo.

 

TIPI DI CARBONCINO E DIFFERENZE CON LA FUSAGGINE

I carboncini si trovano in commercio a sezione rotonda, quadrata e in forma di matite. La scelta dipende dalla sensibilità dell’artista e dal soggetto che si vuole realizzare.

IL CARBONCINO è carbone pressato e il pigmento che lo compone è un nero di carbonio. Si presenta sotto forma di stick a sezione quadrata e sotto forma di matita. Con quest’ultima si possono realizzare lavori nel dettaglio per questo viene anche impiegata per rifinire i disegni eseguiti con il carboncino classico (Fig. 1)

Anche per il carboncino troviamo la stessa suddivisione in due gruppi siglati dalla lettera H e B come per le matite a grafite. Ad ogni modo, la distinzione più importante da fare riguarda le tre tonalità: chiaro, medio e scuro. La sigla H ha una mina più dura e quindi il segno risulta più chiaro e preciso di quello con la sigla B. Quindi chiara H, media HB, scura 2B (Fig. 1)

LA FUSAGGINE si presenta come un rametto bruciato dalla forma rotonda. La consistenza è proprio come quella del legno bruciato nel camino (Fig. 1)

E’ un carboncino molto morbido, usato spesso dagli artisti in passato grazie alla sua principale caratteristica di lasciare una buona traccia sulla carta e poter poi essere comunque rimossa facilmente.

La fusaggine si presta sia per schizzi preparatori che per vere e proprie opere. Una volta steso, il materiale può essere lavorato con sfumino o gomma pane per creare sfumature e chiaroscuri. Dopo il fissaggio si possono anche rifinire con cura i dettagli usando il carboncino.

COME USARE IL CARBONCINO E LA FUSAGGINE

Il carboncino e la fusaggine si possono usare di piatto o di punta, a seconda degli effetti che si vogliono ottenere, avvalendosi sia della tecnica del tratteggio come con le matite o le penne, sia della tecnica dello sfumato con la quale questi materiali esprimono il loro meglio:

– TRATTEGGIO:  ossia usando una fitta rete di linee parallele o incrociate per fare i chiaroscuri. Più fitte saranno le linee che formano il tratteggio, più scuro sarà l’effetto ottenuto.

– SFUMANDO I SEGNI: il carboncino e ancor di più la fusaggine, si sfumano molto facilmente. Grazie a questa tecnica si possono ottenere una gamma completa di grigi, dal nero al grigio chiaro.  Per creare delle sfumature bisogna agire in modo delicato; si possono usare le dita, lo sfumino, un pennello rigido asciutto, un tovagliolo di carta morbido, del cotone idrofilo…

Per prendere confidenza con la matita a carboncino o la fusaggine, si possono eseguire degli esercizi di riscaldamento in modo da conoscere lo strumento, capire con le “mani in pasta” come reagisce a seconda del tipo di tratto, pressione e inclinazione della punta.

Provare le diverse inclinazioni per lasciare tratti di diverso tipo sul foglio, esercitare una maggiore o minore pressione con la mano e utilizzare gli strumenti indicati in precedenza, per sfumare

La matita a carboncino è diversa dalla matita di grafite alla quale siamo più abituati, è meno controllabile ma questa è una caratteristica che rende i disegni realizzati con questo strumento, ricchi da fascino (Fig. 2)

Questi tipi di materiale sono poco stabili e quindi è molto facile sporcarsi o sporcare il disegno con la quantità di polvere che si crea. Possiamo pulire le parti indesiderate con la gomma pane che è molto morbida e trattiene il pigmento del carboncino senza spanderlo. Importante sapere che per cancellare completamente dei segni è possibile solo se non sono troppo marcati altrimenti rimane la traccia sulla superficie.

La gomma pane è indispensabile anche per pulire le parti in luce e per creare i punti luminosi del soggetto riprodotto.

COME IMPOSTARE E REALIZZARE IL DISEGNO

Per disegnare con il carboncino e la fusaggine è indicata una carta a superfici ruvida, questo perché essendo materiali polverosi, la ruvidità della carta ne accoglie il pigmento. Consiglio comunque di provare almeno due supporti: carta da pacchi bianca e cartoncino ruvido.

Iniziamo dal foglio di carta da pacchi bianca appoggiandolo su di una superficie omogenea.

1- Con un tratto leggero di matita e a occhio, senza l’uso del righello, realizziamo dei margini per inquadrare il nostro soggetto sul foglio. Per tratto leggero intendo che possa essere cancellato senza lasciar traccia.

2- Sempre a occhio e sempre con un tratto leggero di matita, cerchiamo il centro del foglio realizzando una croce da cui iniziare a verificare le proporzioni.

3- Abbozziamo con piccoli segni la struttura e solo quando saremo certi delle proporzioni, iniziamo a definire a forma. Realizzare questi primi passaggi con tratti molto leggeri, resta sempre un approccio valido per poter correggere le forme senza troppi problemi.
Lavoriamo spontaneamente in maniera espressiva, rilassata e giocosa soprattutto per imparare a conoscere i materiali.

4- Man mano che si è definito il disegno e si è sicuri delle proporzioni, i segni possono diventare sempre più forti e decisi, in modo da dare carattere al soggetto che si sta disegnando.

5- Piano piano, lavorando a strati, facciamo emergere il soggetto, perseverando sulle zone più scure e pulendo con la gomma pane le zone chiare se ce ne fosse bisogno.

6- Con la gomma pane lavoro le parti in luce e sistemo la cornice esterna.

Con la stessa procedura riprodurrò l’immagine anche sulla superficie del foglio ruvido.

Nell’immagine qui sotto la riproduzione di entrambe le prove con lo stesso soggetto: su carta da pacchi, a sinistra, e su carta ruvida Fabriano, a destra.

La tecnica a carboncino è ottima per realizzare lavori sfumati e dettagliati alla stesso tempo. Si presta particolarmente bene alla realizzazione di paesaggi (Fig. 3) per i ritratti (Fig. 4) e la figura (Fig. 5)

Per sfumare con precisione è possibile utilizzare lo sfumino, mentre per ottenere effetti particolari è possibile utilizzare spugnette, pennelli asciutti, pezzi di tessuto, cotton fioc …

Essendo materiali poco stabili, una volta terminata l’opera si rende necessario l’utilizzo di un fissativo.

FIGURA A CARBONCINO

La sequenza qui sotto (Fig. 5) mostra uno dei possibili modi per lavorare con il carboncino.

Una volta abbozzata la forma per mantenere le parti chiare e non sporcarle, è stata stesa della polvere di carboncino con un tovagliolo di carta morbido e un pennello.

La zona in luce è sempre rimasta pulita e nella fase finale le lumeggiature sono state fatte con la gomma pane.

IL CARBONCINO È SOLUBILE IN ACQUA

Una volta conosciuti bene, i carboncini possono essere utilizzati acquerellati per raggiungere delle sfumature del tutto particolari. In questo caso la carta dovrà essere pesante come quella usata per l’acquerello, in grado quindi di mantenere la forma a contatto con l’umidità.

Con questa tecnica gli effetti possono essere interessanti ed originali ma come sempre all’inizio, meglio sperimentare e provare ad eseguire degli esercizi con l’intento di conoscerne le possibilità senza necessariamente rifinire troppo i particolari.

Il metodo può essere usato sia asciutto su bagnato, ovvero bagnando la superficie sulla quale si vuol disegnare in modo uniforme, ma anche bagnato su asciutto disegnando sulla superficie asciutta e sfumando poi il carboncino con un pennello bagnato.

Nelle immagini qui sotto, la sequenza per realizzare una sfera acquerellando il disegno precedentemente realizzato a carboncino (Fig. 6) (Fig. 7)