MANDALA DELL’EVOLUZIONE
Cosa sono i Mandala dell’Evoluzione? Ho deciso di chiamarli così perché durante la loro realizzazione concentro la mia attenzione su un intento, un proposito cui far fede o un obiettivo che voglio raggiungere. Molto spesso mi focalizzo anche sull’idea di un progetto che intendo portare in essere, per nutrirne la stessa evoluzione.
Descrivo tutto questo processo nel precedente articolo, il Mandala, dove mi concentro sull’aspetto meditativo che ne caratterizza l’esecuzione, avendo l’accortezza di praticare il disegno con un intento specifico in modo da focalizzarsi sull’idea, il progetto o l’obiettivo che si ha in mente di realizzare.
La concentrazione su questo aspetto è molto importante perché contribuisce a portare forza ed energia necessaria a nutrire il nostro proposito in fieri.
Mandala della Volontà (2024)
Qui di seguito racconterò la mia esperienza personale e l’evoluzione del processo attivato da una semplice idea iniziale.
Infatti, neanche tre mesi fa, nello scrivere l’articolo appena menzionato, avevo solo l’intenzione di realizzare dei Mandala senza sapere precisamente cosa ne sarebbe conseguito.
LA MIA ESPERIENZA
Ho cominciato a realizzare questi Mandala perché desideravo fare qualcosa di artistico ogni giorno, qualcosa che che avesse il potere di rilassarmi piuttosto che mi impegnasse in una tecnica specifica. Ed è così uno dopo l’altro, mi si sono manifestati questi cerchi sacri in un caleidoscopio di colori, mai uguali nemmeno nella forma.
Durante il percorso mi è arrivata anche l’idea di dar loro un titolo associato a una frase ma mentre il titolo fluiva velocemente abbinato al Mandala, la frase faticava, non mi convinceva, la sentivo troppo mentale, costruita ad hoc. Certamente potevo fare meglio!
Mandala dei Sogni Visionari (2024)
Ancora non sapevo che un giorno poco lontano quelle frasi mai scritte, sarebbero diventate articolate estensioni del titolo, profonde tematiche guidate da un sentire interiore grazie al quale riuscivo a mettere a frutto il talento poetico semplicemente ascoltando quella voce profonda che certamente non arrivava da un processo mentale.
CONSAPEVOLEZZA DEL MAESTRO INTERIORE
La cosa più affascinante è stata quella di diventarne consapevole e comprendere che nell’ascoltare e scrivere quelle parole che uscivano d’un fiato, senza intervento razionale, mi si palesava la via da seguire.
A tratti era un processo commovente che mi riempiva di gratitudine e gioia: credevo di descrivere dei Mandala per poi leggerli a chi veniva attirato da uno o dall’altro, ma in contemporanea scrivevo la mappa del territorio che stavo esplorando.
Così durante la realizzazione stessa ho visto chiaramente che se l’intento di portare beneficio all’altro e rendere il mondo un posto migliore è totalmente sentito con il cuore e non mosso da interessi mentali, tutto fluisce senza sforzo e l’apprendere è più vicino al comprendere che all’imparare.
Mandala del Tao (2024)
In noi dimora un Maestro di cui spesso non siamo consapevoli. Risiede a livello cellulare, tra le ancestrali informazioni ereditate dai nostri avi e per questo apparentemente lontano, nascosto dalle coltri di nebbia dell’informazione contemporanea che il chiassoso mondo che abitiamo rende indispensabili.
IL FILO D’ORO DELL’ACCOGLIENZA
Così, proprio come sto scrivendo ora, le parole uscivano una dietro l’altra, legate dal filo d’oro dell’accoglienza di quella parte oscura, apparentemente tenebrosa, che è l’unicità che caratterizza l’anima e non certo l’individuo omologato.
Mandala del Fiore d’Oro (2024)
Certo, non è facile ritrovarsi unici e originali, pionieri in un territorio sconosciuto e tutto da mappare, però è divertente e affascinante. Via via si liberano energie sopite e il nuovo prende forma creativamente, lasciandosi andare fiduciosi. Si diventa così co-creatori di una realtà che calza a pennello e non spaesati manichini senza anima, costretti dalla stessa mente condizionata ad accettare una vita in serie, omologata, apparentemente sicura e confortevole.
L’INIZIO DI UNA NUOVA STORIA
Tornando ai miei Mandala dell’Evoluzione, sono consapevole di essere all’inizio di una nuova storia. Dopo averla concepita come idea ora è il momento della gestazione di questa vita che cresce in me mentre la nutro con amore e attendo con curiosità la sua nascita.
Io come Madre porto in grembo la creatura concepita con il divino, la parte non accessibile ai nostri sensi ma non per questo inesistente. È un sogno che prende forma, come ogni cosa di questo mondo, nel suo stesso manifestarsi.